Nel corso degli anni, attraverso incontri con fisici e ricercatori, letture e corsi, ebbi l’opportunità di approfondire alcune teorie della fisica quantistica e di vederne l’implicazione nella vita di tutti i giorni, soprattutto per quanto riguarda la struttura del nostro pensiero e della nostra coscienza. A tutt’oggi la fisica quantistica, con i suoi numerosi paradossi, non è del tutto ben accetta da una branca della scienza, attaccata ad una rappresentazione materiale dell’universo, composta di oggetti fisici o di atomi separati, sospesi nel vuoto e sottoposti a leggi immutabili e meccaniche. Questa limitazione di vedute rende assai difficile la spiegazione dei fenomeni non materiali come la precognizione, la telepatia, le NDE, le OBE, i sogni lucidi, spesso derisi, oppure negati. Prendiamo il caso in cui si sogna un defunto, ad esempio: per lo scienziato materialista si tratta di un fenomeno allucinatorio che necessita di una visita neurologica mentre per il quantistico si tratta di un evento, appunto, “quantistico”!
Alcune scoperte della Fisica Quantistica e delle Neuroscienze ci forniscono una chiave per poter inquadrare quelle “anomalie” (denominati fenomeni paranormali) in maniera più comprensibile, specialmente gli ultimi studi che affrontano la partecipazione della coscienza alla fenomenologia della materia. Come le scatole cinesi, ognuna di queste scoperte conduce all’altra. La natura corpuscolare e ondulatoria della Luce, il laser, il principio di indeterminazione, la non-località, la teoria olografica e il cervello olografico sono solo alcune teorie che hanno infranto i canoni assoluti del “conosciuto” e aperto le porte su dimensioni intangibili oltre lo spazio-tempo. Inoltre ci hanno permettono di contemplare l’esistenza di alcuni paradossi non accettabili per la fisica classica. Per prima, la teoria unificata di Einstein, che presenta un modello dell’universo come un insieme dinamico, indivisibile, in cui tutti i campi energetici sono intrecciati e interdipendenti, cominciò a fare vacillare la scienza materialista e atomista. Dal canto suo, Planck, uno dei padri della fisica quantistica, dimostrò anche che alcuni eventi non dipendono da reazioni di causa-effetto lineari, ma accadono simultaneamente come parti di una matrice energetica che chiamò “campo”. Ogni essere vivente e ogni oggetto possiede un suo campo, una sua matrice energetica, immersa a sua volta in un enorme campo di energie invisibili. Oggi, attorno a noi quindi, non c’è più il Vuoto della fisica meccanica, con dentro degli oggetti solidi e separati, ma un Pieno, brulicante di energia, nel cui interno si muovono altri campi in interrelazione dinamica. Il Vuoto non è più vuoto, ma è animato da una vita intensa che non riusciamo a captare con i nostri sensi fisici, nello stato di coscienza ordinaria. Ma in stati di coscienza modificata è possibile accedervi e vivere alcuni fenomeni inspiegabili dalla Fisica classica
Durante un’intervista mi fu chiesto cosa pensavo circa i sogni coi defunti. La mia risposta deriva da una riflessione libera e non convenzionale, anche se attinge alla prospettiva quantistica (i fisici mi perdonino questa licenza!): «Nello stato di veglia siamo immersi nel mondo fisico delle particelle, ci muoviamo in una realtà apparentemente solida creata dai nostri sensi fisici. La notte, mentre sogniamo, ci comportiamo come onde, viaggiamo nel regno quantistico, virtuale e non solido, dove è possibile incontrare lo spirito dei nostri cari».
In stati di coscienza modificati quali le NDE, i sogni o altri stati di trance, è probabile che entriamo in questo “campo/Vuoto” da cui attingiamo informazioni alquanto sorprendenti. Possiamo incontrare entità scomparse dal mondo materiale, non più visibili poiché dalla condizione iniziale di particella fisica sono tornati ad essere onde nella dimensione quantistica. E noi stessi li possiamo percepire quando ci troviamo in uno stato modificato di coscienza, ciò nello stato di onda, come quando sogniamo la notte. E’ una ipotesi seducente che ho approfondito nei miei ultimi due libri e che lascio alla vostra riflessione.
Ultima notizia: A maggio 2015, una ricerca del Politecnico di Losanna ha dimostrato che il comportamento ondulatorio e quello corpuscolare della luce possono essere rilevati contemporaneamente e nello stesso sistema fisico. Il lavoro dei ricercatori del Lumes (Laboratoire pour la microscopie et la diffusion d'électrons) coordinati da Fabrizio Carbone ha prodotto immagini suggestive che mostrano la doppia natura della luce contemporaneamente: onde e fotoni catturati insieme, come vedete sull’immagine