Una esperienza sincronica di solito si presenta nelle nostre vite quando meno ce l’aspettiamo, ma in un momento esatto e opportuno, e produce un effetto di stupore o di meraviglia, cambiando a volte la direzione delle nostre vite. Secondo la teoria della sincronicità di Carl G. Jung, nessun avvenimento è un fatto accidentale ma la nostra vita è costellata di un insieme di coincidenze. E quindi molti eventi della nostra vita hanno un significato preciso e accadono per una ragione. La maggior parte degli eventi sincronici rappresentano un messaggio, un segnale apparentemente “esterno” che ci indica la strada da percorrere. Sembrerebbe quasi che l’Universo ci faccia l'occhiolino, ci dia un segno evidente che la nostra intuizione sta funzionano del modo giusto e che tutto è connesso. In realtà, la sincronicità collassa sul piano materiale l’idea o la soluzione che si nascondeva nella nostra mente superconscia. Gli eventi esterni rispecchiano quelli interni della nostra psiche. La sincronicità è quindi un processo della supercoscienza e mentre il sogno guida la notte, la sincronicità tira le fila del giorno. Portare attenzione sia ai nostri sogni che alle sincronicità ci offre una straordinaria chiave di lettura della nostra vita e ci permette di comprendere la legge di unità che connette l’individuo all’universo, l’uno al molteplice, la coscienza alla materia.
Nella formazione per Facilitatori Ccms, i segni e gli eventi sincronici sono un fulcro della filosofia del metodo.
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