Una madre travolta dagli eventi
Silvia è una mamma sulla quarantina, ha un compagno e due figli che ancora frequentano le scuole elementari, lavora in un negozio a tempo pieno. Sembra una ragazzina. Arriva trafelata, agitata, parla a raffica di tante cose diverse, non sa quale problema portare perché ne ha tanti, si sente travolta dagli eventi e dallo stress della vita quotidiana cittadina. La relazione con il compagno, con il quale sta da tanti anni, è passionale ma conflittuale, con alti e bassi. Si sente in colpa perché scarica tutti i nervosismi, lo stress, i problemi irrisolti e le ansie sui figli. Quando affronta il tema dei figli prova subito una forte emozione, per cui scegliamo l’obiettivo: riuscire a ritrovare una relazione serena con i figli.
Nella prima seduta il lavoro con tecniche energetiche fa emergere il senso di colpa e di responsabilità nei loro confronti, la poca autostima. Piange molto e lascia andare tante emozioni bloccate. Ha una grande capacità visiva di evocare immagini non razionali, escono situazioni ambigue con figure parentali e metafore altrettanto oscure sulle quali lavoriamo per trasformarle in positivo. Verso il termine della sessione ride, si rilassa, ha il volto completamente disteso e la voce assolutamente trasformata: lenta, profonda, pacificata.
Nel secondo incontro ha già iniziato a vedere miglioramenti nella relazione con i figli ma nel frattempo si è complicata, in maniera opposta e simmetrica, la relazione con il compagno, per cui lavoriamo su quella. Il tema è ostico e si lascia andare meno alle emozioni, emerge però una sua forte convinzione: “il dovere prima del piacere”.
Nel terzo e ultimo incontro andiamo ad esplorare il passato: emergono diversi traumi generati da uno squilibrio all’interno di un sistema familiare molto complesso, all’origine delle ansie e nevrosi di oggi. Figlia di separati, abitava con la mamma che per alcuni anni ha convissuto con un compagno violento. Lei da bambina sentiva l’impotenza di assistere alla violenza di quest’uomo contro la madre e il fratello, mentre lei veniva sottoposta “solo” a torture psicologiche, da cui il senso di colpa per sentirsi una “privilegiata” rispetto a loro. Abbiamo elaborato la rabbia con tecniche energetiche specifiche e lavato via il senso di colpa con una visualizzazione.
Al termine, è rilassata, fiduciosa e ottimista. Si è resa conto che in questi mesi di lavoro su di sé – nonostante le resistenze perché spesso rimandava gli appuntamenti – è cambiato il suo modo di approcciare agli eventi. Non prova più senso di oppressione e di ansia nel fare le cose, non si sente più tormentata. La relazione con i figli è finalmente serena. Sa di poter essere una madre amorevole e gode pienamente dei momenti che trascorre con loro.
Patrizia, Facilitatrice Ccms