Viene da me Federico, un ragazzo di 20 anni che frequenta il secondo anno di Università. Dopo il primo anno, pur trovandosi benissimo con i professori e con il gruppo di amici-colleghi di Università con cui passa molto tempo, sente di non riuscire a vivere l’esperienza universitaria bene; si sente dispiaciuto e frustrato perché è in ritardo di 4 esami.
L’obiettivo che vuole raggiungere attraverso i nostri incontri è riuscire a vivere l’Università con più serenità e migliorare i risultati visto il notevole impegno profuso.
Dopo avergli spiegato alcune tecniche alla base del Metodo che andremo ad utilizzare, iniziamo a fare un lavoro energetico sulle sue emozioni “negative” legate all’Università: frustrazione, senso di inadeguatezza e “di essere sbagliato”. Federico tenderebbe a parlare molto e a dilungarsi nelle descrizioni. Noto una metafora che utilizza : è come se lui stesse guidando la macchina però va piano perché è tutto appannato e fuori c’è la nebbia e ha paura di andare a sbattere o uscire dalla strada.
Nel nostro secondo incontro Federico mi racconta di aver notato già dei cambiamenti: dopo la nostra seduta, si è sentito molto più sereno e distaccato rispetto all’Università e mi riferisce di un sogno nel quale è coinvolto un parente con cui si scontra spesso, provocandogli rabbia e un forte senso di oppressione (anche il suo corpo mostra segnali coerenti con queste emozioni negative). Facciamo un lavoro energetico sulle emozioni negative emerse.
Nel terzo incontro Federico riferisce di aver superato un esame e di aver addirittura ricevuto i complimenti dalla professoressa!! Sente di aver avuto una presa di coscienza rispetto all’Università, riconoscendo che effettivamente il corso di laurea da lui scelto è complesso.
Iniziamo a lavorare sul passato e sul senso di inadeguatezza. Emergerà una difficoltà nella gestione del tempo e la sensazione di non riuscire a farcela (per questo motivo insegnerò a Federico l’utilizzo di una tecnica particolare funzionale ad aiutarlo nell’organizzazione del suo tempo rispetto agli impegni universitari e a quelli ricreativi, indicando tutti i mezzi e le risorse di cui dispone per raggiungere i suoi obiettivi. Viene a galla un conflitto che Federico si trova a vivere: da un lato è curioso e studiare lo appassiona molto, ma dall’altro sente che le sue energie vengono consumate dallo studio e sente di non farcela.
Nel corso dei successivi incontri emergeranno dei traumi dell’infanzia che vengono sciolte attraverso l’utilizzo di tecniche mirate per rafforzare la sua autostima ed alcune visualizzazioni da fare a casa per 21 giorni.
Nel nostro ultimo incontro Federico riferisce di aver tentato un esame, che non è andato bene e, subito dopo, di aver avuto la febbre. Dopo la batosta dell’ultima bocciatura e la febbre, ha fatto una scelta netta: organizzare il suo tempo (e il programma di studi) in modo non rigido. Questo lo ha aiutato a vivere le cose con “serenità”: non è più vittima di un programma di studi “rigido”, fine a se stesso e poco funzionale rispetto all’esame, ma lui stesso ha deciso di “aggiustare il tiro” e questo lo fa sentire “padrone della situazione a livello emotivo”.
Noto dei notevoli cambiamenti: è evidente che Federico ha raggiunto un nuovo livello di consapevolezza e qualcosa è cambiato dentro di lui. E’ cambiato anche il suo modo di parlare. Non usa più espressioni come “guidare al buio”, ma ora sente “di aver preso in mano le redini”.
Federico ha raggiunto il suo obiettivo! Il primo esame sostenuto dopo questa trasformazione e questo cambio di consapevolezza andrà molto bene. Ne avrà prova il giorno dopo la seduta, quando saprà (e condividerà con me) i risultati.
Elisabetta, Facilitatrice Cccms