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Sulla traccia delle antiche ley lines

Le antiche civiltà e le culture sciamaniche hanno individuato alcuni luoghi particolari, dotati di un’alta carica energetica, dove era possibile ricollegarsi alla dimensione trascendente e favorire stati di guarigione.  Grotte, montagne, foreste, laghi e fiumi, poi zone su cui venivano edificati piramidi, templi, cattedrali, cerchi di pietre, dolmen e menhir erano considerati luoghi sacri e la loro disposizione sembra corrispondere ad un disegno preciso. Nulla era lasciato al caso!  I nostri antenati avevano una visione complessiva del mondo e del suo posto in seno all’Universo. Questo si traduceva con degli allineamenti precisi di siti sacri, chiamati oggi ley lines  e che generano dei campi magnetici misurabili. Questo allineamento rispondeva a più criteri. Uno è legato al culto dei morti. Diversamente dall’uomo contemporaneo, gli antichi vivevano in profonda simbiosi e connessione con i defunti e i sentieri degli spiriti erano invisibili, la strada tracciata da chi non faceva più parte del mondo dei viventi, ma continuava ad influenzarlo. Le ley lines sono dunque una proiezione  del mondo invisibile sul mondo visibile dal quale non siamo separati che da un velo sottile. Un altro criterio sono i campi magnetici terrestri. Gli antichi sapevano bene quanto il magnetismo terrestre potesse influenzare il contesto: ad esempio, quella dell’acqua sulle abitazioni oppure sulla fertilità del terreno. Ecco dunque che i percorsi effettuati dalle linee magnetiche, che sono influenzate anche dal movimento del Sole, della Luna e degli altri pianeti, potevano essere sfruttati al fine di convogliarne la grande energia, fisica e spirituale. Alcune tombe dei Giganti in Sardegna hanno un campo elettromagnetico cosi forte che può influenzare la nostra biologia e accelerare processi di guarigione cellulare secondo i ricercatori Raimondo Altalana e Mauro Aresu. Poi ci sono le ley lines direttamente coinvolte con le costellazioni celeste. Eì assodato che le 3 piramidi di Giza,  sono allineate su la stella Sirio e la cintura di Orione.  Nella loro mitologia, gli Egizi si riconoscevano come i figli di Sirio. In Francia le maggiori cattedrali gotiche sono state costruite sulle ley lines che riproducono sulla Terra il disegno della costellazione della Vergine. Un’altra ley line famosa è quello di San Michele che unisce il sito di Skelling Michael in Irlanda, il Saint Michael’s Mount della Cornovaglia, il Mont Saint Michel in Francia,  la Sagra di San Michele in Piemonte,  il Monte Sant’Angelo in Puglia, il Monastero di San Michele di Panormitis nell’isola greca di Simi, fino a Gerusalemme! Questa interessante analogia tra il nostro corpo, la Terra e le stelle è affascinante e conferma la convinzione dei popoli antichi che non siamo separati dal macrocosmo e che tutto ciò che accade nei nostri corpi riflette ciò che avviene nel pianeta e nel cosmo. Presso gli antichi sciamani l’atto di guarire prevedeva sempre un riallineamento del corpo con le linee telluriche e celesti, in quanto l’uomo è il ponte tra macrocosmo e microcosmo.

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