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Dall'obbedienza all'emancipazione

Nella Treccani, emancipare significa: «1. Nel linguaggio giur., attribuire, sotto determinate condizioni, l’indipendenza giuridica a chi, per minore età o (nel diritto romano) per condizione sociale, ne sia privo: e. un minore, uno schiavo. 2. estens. Liberare da un vincolo, da una soggezione: e. un popolo dalla dominazione straniera. Più com. il rifl., liberarsi, sottrarsi a una soggezione, a una dominazione, a una condizione subalterna: emanciparsi dalla dipendenza economica, dall’industria straniera; fig.: emanciparsi dalla tradizione, dalle convenzioni, dai pregiudizî, dalla famiglia.

Perciò, emanciparsi significa uscire dalla condizione di assoggettamento ad una qualche autorità  e raggiungere una propria autonomia e indipendenza.  Nel corso della Storia,  siamo passati gradualmente dalla condizione di schiavo emancipato, a quella di figlio emancipato e poi di donna emancipata. In questo quadro di riferimento manca ancora il cittadino emancipato. Molte persone continuano ad intrattenere con lo  Stato una relazione da figlio a patria potestà, ovvero una relazione di obbedienza e di soggezione.

L’obbedienza all’autorità è l’elemento fondamentale della struttura sociale, e l’etica dell’obbedienza dipende unicamente dalle disposizioni a cui si è sottoposti e dal contesto entro cui si obbedisce. L’obbedienza prevede una disuguaglianza sociale, ovvero presuppone una persona di posizione sociale superiore che detta il comportamento (l’autorità) e una persona di posizione inferiore che vi obbedisce (il popolo). Un popolo non è mai sovrano finché obbedisce ad un autorità esterna. La democrazia che prevede la partecipazione del popolo alla guida di una nazione, è un ideale tuttora irraggiungibile.


Quando l’etica e la coscienza sono assenti in chi detiene il potere, se l’esigenza di obbedienza diventa costrizione, imposizione, limitazione forzata, atti contro la coscienza, allora è giusto crescere e dimostrare che si può prendere le proprie sorti in mano, con responsabilità ed etica. Ciò che il pater familias non riesce a trasmettere : direzione,  senso di responsabilità, etica, rispetto e libertà di pensiero, i figli dovranno conquistarseli attraverso un processo di emancipazione, ovvero disubbidendo e proponendo modelli alternativi. Tutti i modelli autoritari repressivi sono sempre destinati a fare crescere i figli, anche se al prezzo di molte sofferenze. Abbiamo una straordinaria opportunità di emancipazione in questo momento storico. Il mio augurio è che non dovremmo aspettare troppo per riportare dignità, forza e libertà a chi ne è stato privato, che i bravi figli obbedienti non perdano del tutto la coscienza di un futuro adulto, e che potremo alla fine smentire il pensiero di Sigmund Freud «La folla è un gregge docile incapace di vivere senza un padrone. È talmente desiderosa di obbedire che si sottomette istintivamente a colui che le si pone a capo».

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