Più che sugli aspetti storici del personaggio di Ildegarda, vorrei soffermarmi sul potente messaggio che lascia a noi, donne e uomini del Terzo millennio. Dopo novecento anni di oblio, Il ritorno di Ildegarda colpisce oggi per la straordinaria sincronicità tra le sue visioni e il nuovo paradigma emergente. Nel mondo di oggi che si definisce “globale”, il genio dell’individuo rischia di diluirsi nell’omologazione di massa. Anche noi, piccoli umani in mezzo ad un universo sempre più grande, rischiamo di perderci dinanzi ad una tecnologia sempre più performante che presto sostituirà le parti del nostro corpo con parti artificiali. I periodi bui o luminosi dell’umanità si sono edificati sull’alternanza di due visioni del mondo. La nostra storia si è mossa da un mondo materno intuitivo verso un mondo patriarcale razionale; è passata dalla visione unitaria e analogica femminile a quella maschile del controllo e della frammentazione. Questa alternanza da un polo all’altro si ritrova nella Religione e nella Scienza che da sempre si contendono le risposte sulla natura dell’uomo e dell’universo. Dopo la separazione tra mente e corpo, la Scienza ha cercato di dominare la Natura e l’universo, interpretandoli come dei meccanismi prevedibili e determinati. Davanti ai pericoli del transumanismo, Ildegarda ritorna oggi con la forza di un Archetipo per indicarci la strada della “salvezza”. Salvezza intesa non in senso soteriologico, ma nel suo significato più banale di scampare ad un grande pericolo. Come possiamo farlo? Ildegarda e le sue opere sono chiare: seguire la grande scuola della Natura; utilizzare i rimedi dei 4 regni della natura; curare mente, corpo e Spirito come una sola cosa; riconoscere che l’uomo è un frattale del macrocosmo; assumere la responsabilità di creare salute, gioia e abbondanza perché siamo i custodi dell’intera Creazione. Oggi, emergono molti segnali in questa direzione: sempre più numerosi sono gli eco-villaggi, si diffondono la permacultura come stile di vita e la non-violenza come risposta ai conflitti; la conoscenza e la consapevolezza escono dai cerchi elitari per espandersi in maniera più orizzontale grazie all’editoria, ai seminari di crescita e a internet; c’è un forte ritorno alla Natura e alla necessità di tutelarla, come raccomandato incessantemente da Ildegarda! L’eredità di Ildegarda riprende forza oggi per gettare i semi di un futuro sostenibile, per noi e le generazioni che ci seguiranno.