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Senza grilli per la testa!

Una mattina, un certo Gregor Samsa si risveglia nelle sembianze di un orrido e gigantesco insetto: è diventato uno scarafaggio! Questo è l’incidente accaduto al protagonista del romanzo di  Franz Kafka nel racconto “la metamorfosi”.  Questo tipo di incidente potrebbe accadere realmente a coloro che accetteranno passivamente di nutrirsi di tutti questi insetti dall’U.E. promossi ad alimenti che salveranno il mondo dalla fame. «Noi siamo ciò che mangiamo» scrisse il filosofo materialista Ludwig Feuerbach, in una sua recensione del “trattato dell’alimentazione per i popoli” del medico Jakob Moleschott, pubblicato nel 1850.  Il trattato voleva dimostrare scientificamente che l’unità corpo e spirito dell’essere umano sta proprio nell’alimentazione,  il trait d’union tra natura e cultura. E questo vale per gli uomini come per gli animali. Entrambi gli autori concordano sul fatto che alla base del progresso delle nazioni non sono certo le prediche, che disseminano la vita di principi, ma la giusta distribuzione dell’alimentazione. il Trattato di Moleschott inizia proprio constatando che se il nutrimento ha trasformato il gatto selvaggio in gatto domestico, da carnivoro a onnivoro, perché dovremmo stupirci se l’alimentazione influenza la natura dell’uomo e delle sue istituzioni?  Al di là della pertinenza di questa riflessione, dobbiamo chiederci in cosa ci trasformeremo quando ci alimenteremo di cavallette, scarafaggi, vermi di farina, grilli e altre bestiolina strisciante o volante? Personalmente, non ho intenzione di fare la brutta fine di Gregor Samsa condannato alla depressione e ad una morte lenta perché non riesce più a nutrirsi e che alla fine viene buttato nella spazzatura come scarafaggio. Questa visione,   volutamente un po’ “noir”  della questione,  è necessaria per salvarci dai giochetti di una istituzione che non ha alcun interesse per l’umanità se non quello di lucrare sulla sua pelle e salute. Dobbiamo opporci e boicottare la diffusione di questi prodotti. Che le mangiassero loro! Il simile attira il simile! Io rimarrò fedele al salame di Norcia, ai tartufi umbri, alle pappardelle con i porcini, alla lasagna bolognese, alla mozzarella in carrozza, ai carciofi alla giudia, al tiramisù, al risotto allo zafferano,  agli spaghetti alle vongole, al Parmigiano, al Primitivo di Manduria, al Brunello di Montalcino,  e a tutte quelle delizie che caratterizzano la gastronomia italiana e che ci rendono un popolo amabile e intelligente, senza grilli per la testa!

 

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