Tutti ricordiamo il profetico film Matrix che, nel 1999, aprì il sipario su alcuni scenari che dalla pellicola sembrano manifestarsi oggi nelle nostre vite. Siamo in balia di una costante manipolazione mentale che genera confusione tramite il meme della “fluidità”. La confusione/ fluidità regnano in politica dove maggioranza e opposizione rispondono agli stessi diktat del potere mondiale; scompigliano giovani e bambini circa la loro identità sessuale, con la triste conseguenza che vogliono trasformare i loro corpi come se cambiassero d’abito. Confusione/fluidità strumentalizzano un’ ecologia di facciata che vuole l’uomo l’unico responsabile dei cambiamenti climatici come se il nostro pianeta e il Sole, da cui dipende la sua vita, non avessero un loro ciclo vitale e ritmi propri. I memi sono le costruzioni mentali di un pugno di miliardari che vogliono imporci come dobbiamo vivere, morire, nutrirci e curarci e che si palesano negli inquietanti progetti che ambiscono a sostituire l’uomo con l’Intelligenza artificiale. Questa parabola Sufi spiega metaforicamente il processo che si sta “installando” oggi nella mente collettiva: C’era una volta, non tanto tempo fa, uno stregone che possedeva un gregge di pecore. Poiché era molto avido, non aveva pastori che se ne occupassero. Così, per evitare che si perdessero quando pascolavano liberamente sui colli, ipnotizzò l’intero gregge. Ad ogni pecora inculcò una convinzione diversa dalle altre.A una disse: “tu non sei una pecora, ma un leone dalla folta criniera dorata!”. A un'altra disse:” tu non sei una pecora, ma un’aquila dalle ali e dal becco potenti, che può volare nell’alto del cielo!” A un’altra ancora disse:”tu non sei una pecora, ma un uomo! Quindi non temere di essere macellata al pari delle altre. Loro sono pecore, tu no! Torna quindi serenamente all’ovile dopo il pascolo”. E così via per tutte le pecore del gregge. Da quel giorno, lo stregone poté stare tranquillo perché tutte le pecore cominciarono a comportarsi secondo il messaggio ipnotico inculcato. E poiché lo stregone era molto ghiotto della loro carne, ogni giorno poteva scannare una pecora in tutta serenità. Le pecore non erano più impaurite come un tempo quando una di loro veniva sacrificata, e non rabbrividivano più di paura all’idea che l’indomani potesse venire il loro turno. Non fuggivano più dal gregge. Ora, invece, credendosi chi un aquila, chi un leone e chi un uomo, volgevano uno sguardo spensierato verso il mattatoio, pensando che quella fosse la fine di tutte le pecore. Da quel giorno il gregge attese tranquillamente la macellazione. Mantenere una mente critica verso tutte le ideologie propinate, riappropriarci dei nostri corpi e della capacità di scelta sono la salvezza dall’alienazione imposta. A Neo, il protagonista di Matrix, vengono offerte 2 pillole colorate. «Pillola blu, fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant’è profonda la tana del bianconiglio (il labirinto della mente n.d.a) ». Sappiamo che molte pecore hanno ormai ingoiato la pillola blu e quindi non sanno cosa le aspetta o non lo vogliono sapere. La presa di coscienza, rappresentata dalla pillola rossa, è la scoperta dell’amara verità, dell’inganno mentale a cui si è sottoposti. Ma la verità, per quanto scomoda sia, ci rende liberi. Ci permette di rompere l’incantesimo e di costruire un’ alternativa a ciò che sta accadendo.