C’è un'antica tradizione legata alle calende per la quale si ritiene che dal tempo che farà nei primi dodici giorni dell’anno si possa prevedere quello che farà nei dodici mesi. Tradizione estesa dal Maestro Aïvanhov, un pedagogo e esoterista bulgaro (1900-1982), ad un esercizio di auto-consapevolezza. Dal 1 al 12 gennaio, sarà fondamentale osservare i propri comportamenti e atteggiamenti mentali in modo tale di mantenere o di immettere equilibrio, positività, creatività in ciò che viviamo. Questi dodici giorni saranno la nota fondamentale dei 12 mesi dell’anno. Quindi se il 2 gennaio vivrai una giornata di buio, di malinconia, effetto postumo delle Feste, il mese di febbraio rifletterà questo clima interiore. Se il 5 gennaio, avrai una giornata dinamica, colma di incontri proficui, in cui tutto ti riesce, il mese di maggio ne sarà l’esternazione maggiore. Quindi, prestiamo attenzione a questi primi dodici giorni dell’Anno in modo tale di caricarli di intenzioni positive quand'anche essi presentassero difficoltà o sfide. Le difficoltà e le sfide sono anche un esercizio per trovare soluzioni e modificare quegli schemi mentali che imprigionano l’anima. Come sceglieremo di reagire davanti a queste sfide farà la differenza: siamo sfigati oppure cogliamo l’opportunità per crescere e essere nuovi?
Sono molti anni ormai che pratico questo esercizio e devo dire che mi ha aiutata ad essere più presente a me stessa e al mio ambiente che, inevitabilmente, mi influenza ma che di ritorno posso influenzare con la mia presenza e le mie intenzioni. Che ci sia vento, pioggia, tempeste oppure cieli sereni, stelle luccicanti nei primi 12 giorni dell’anno, sta a noi configurare una buona disposizione mentale e un atteggiamento fiducioso per riceverne i doni.
Se ti piace questo esercizio, condividilo con chi pensi potrebbe beneficiarne.